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mercoledì 31 ottobre 2012

Sei gay? Guarisci con l'omeopatia!



Non è che mi voglia sentir più bravo di Joseph Nicolosi ma qui qualcuno deve trovare seriamente un rimedio contro la piaga dell'omosessualità. La sua terapia riparativa infatti non viene accolta dalla comunità scientifica: non funziona, non si riesce a trasformare un gay in un etero e inoltre, come dicono gli stessi studiosi, questa teoria alimenta il pregiudizio contro le persone omosessuali.
Dopo le prese di posizione della Associazione degli Psicologi Americani e dell'Associazione Psichiatri Americani anche l'Ordine Nazionale degli Psicologi Italiani in merito a questo tema ha stabilito: "lo psicologo non può prestarsi ad alcuna “terapia riparativa” dell’orientamento sessuale di una persona", perché andrebbe contro i principi espressi dal Codice Deontologico degli Psicologi, non essendo l'omosessualità una psicopatologia".
In soldoni:, se non sei malato che c'è da guarire? Se non sei rotto, che c'è da aggiustare?

Il tema è da sempre dibattuto. Torniamo alla fine del 1800 e a Freud, il padre della Psicanalisi. Ad una madre che gli scriveva chiedendo un aiuto per guarire il figlio gay rispondeva così:
« Chiedendomi se posso aiutare [vostro figlio], voi intendete, suppongo, se posso eliminare l'omosessualità e far prendere il suo posto alla normale eterosessualità. La risposta è, in generale, che non possiamo promettere di riuscirci. In un certo numero di casi noi riusciamo a far attecchire i germi appassiti della tendenza eterosessuale che sono presenti in ogni omosessuale, nella maggioranza dei casi non è più possibile. È una questione della qualità e dell'età dell'individuo. Il risultato del trattamento non si può predire. »
Eravamo agli albori della psicanalisi. Termini come germi appassiti, valutazioni sull'intervento a seconda della qualità dell'individuo hanno lasciato il tempo che trovano. Ma sempre nella stessa lettera Freud aggiungeva:
"l'omosessualità di sicuro non è vantaggiosa ma non c'è niente di cui vergognarsi, nessun vizio, nessuna depravazione, non può essere classificata come una malattia».

Dal 1800 ad oggi di tempo ne è passato e molti volenterosi, dispiaciuti del nostro disagio, hanno provato a curarci. E così abbiamo capito che tutti vogliono un gran bene ai gay e alle lesbiche e per questo sono state tentate innumerevoli "cure" tra cui possiamo elencare:
interventi chirurgici (isterectomia, ovariectomia, clitoridectomia, castrazione, vasectomia, chirurgia del nervo pudico e lobotomia),


terapie farmacologiche (somministrazione di ormoni, shock farmacologici, trattamenti con stimolanti e tranquillanti sessuali),


terapie psicoanalitiche (terapie dell'avversione, psicanalisi, ipnosi),


preghiere, esorcismi ed elettroshock!
: si sa noi gay non ci facciamo mancare nulla!...

Ma niente da fare oh! 'Sti froci non ne vogliono sapere di cambiare.

Ma non disperate! Ora è arrivato (In)co che, illuminato, ha elaborato una teoria rivoluzionaria!
Ebbene si! Si può guarire dall'omosessualità con nientepopodimeno che l'OMEOPATIA!

Lasciate stare la Pulsatilla, il Ribes Nigrum o i fiori di Bach e fatemi spiegare.
L'intuizione è questa: il principio cardine dell'omeopatia è quello della similitudine del farmaco cioè "il rimedio appropriato per una determinata malattia sarebbe dato da quella sostanza che, in una persona sana, induce sintomi simili a quelli osservati nella persona malata. Tale sostanza, detta anche "principio omeopatico", una volta individuata viene somministrata al malato in una quantità fortemente diluita"

Ora, per concretizzare, cari amici gay che volete guarire, agite così:
sentite l'insano desiderio di amare un uomo? Fate una bella passeggiata mano nella mano con lui e aspettate insieme un tramonto!

questi sono in cura da poco

Morite dallo schifosissimo desiderio di succhiare un cazzo? Affondateci la bocca. Lentamente!
qui guarisce quello sotto ma pare molto malato anche quello sopra
Volete fottere un maschione, un vero cavallo di razza? Immaginatevi fantino e chiamate il vostro compagno Varenne.
immagine didascalica della somministrazione omeopatica

Attenzione però: si diceva che il principio omeopatico prescriva il "male-rimedio" rigorosamente in quantità fortemente diluita.
Quindi sappiate che se proprio proprio volete guarire sono da evitarsi orge e festini. Con quelli no, no.. proprio non ci siamo.
questo ad esempio non guarirà mai (però si diverte!)
E' da notare che l'utilizzo di questa terapia porta notevoli vantaggi:
1) Come ogni cura omeopatica, mal che vada non funziona, ma di certo non aggrava la vostra patologia;
2) La cura non richiede dosaggi predefiniti e qualche somministrazione in più non reca disturbi;
3) Se qualcuno ci scopre durante le nostre schifose pratiche omosessuali possiamo sempre dimostrare che ci stiamo curando.

Provare per credere!
E per qualunque altro illuminato che ci vuole salvare, la risposta sia questa:



56 commenti:

  1. Risposte
    1. Si, bisogna sempre riportare al medico curante l'esito della cura :D

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  2. Ok dunque, avevo intenzione di scrivere una cosa tipo "ma chi vuole guarire?" calcando sul lato ironico della frase ma, dopo la fine del post, non saprei cosa rispondere: se dico che voglio guarire mi farei una trombata ma direi una bugia, se dico che non voglio guarire dico la verità ma non dovrei trombare...
    dubbi amletici! :D

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  3. Io! Io! Mi voglio curare! Soffro tremendamente! Ricorrerò a questa cura omeopatica.
    Che poi non funzionerà visto che per la legge di Avogadro nelle soluzioni omeopatiche il principio attivo non è presente poichè, a causa della grande diluizione, le molecole di principio attivo sono pari a zero. Quindi tutto effetto placebo. Quindi credo che assumerò direttamente la soluzione madre, quella con il principio attivo non ancora diluito! ;)

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    1. Dammi retta: conviene usare le soluzioni diluite. Le particelle che si sprigionano in milioni di rapporti da avere. Con la soluzione madre, il tutto in una volta, finisce subito :)

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  4. Hai trovato la cura del secolo: la dovrei consigliare a qualche amico poco tollerante...
    E' rientrato quel problema di ormoni (troppo vispi) di cui hai parlato giorni fa? Col freddo si sono calmati o si sono scatenati ancora di più per scaldarsi?
    LC

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    1. I miei ormoni si calmano e si scatenano. Ma principalmente si scatenano. ;)

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  5. Mi viene in mente quel genio che poco prima di Pasqua diffonde su stampa ed in rete, la teoria (sacrosanta) secondo cui la cioccolata, mangiata regolarmente, seppur in modiche quantità, aiuta a perdere peso.
    Io non lo so se funziona, ma la cura mi piace parecchio! XD
    Ma poi diciamocelo, l'omeopatia mica riesce a curare tutto. Ad esempio per gli stronzi la cura migliore è sempre quella classica: un bel vaffanc... non fa male a chi lo riceve, ferisce solo (o almeno speriamo) l'orgoglio e soprattutto evita un po' di acidità di stomaco a chi lo manda!
    Insomma, come tu fai ben notare, il dito medio è sempre la cosa migliore! Baci e mi raccomandò curatevi, che avanti così proprio non si può andare...:D

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  6. caspita, Ink, sei medico e non lo sapevo? avrei proprio tanta voglia di seguire questa "cura" :D
    Clo :P

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    1. Ink? Sono mica l'inchiostro io XD
      Dici che hai voglia? Bene, la voglia di "guarire" è già un buon segno! ^_^

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    2. secondo me ti si addice :P sa molto di scrittore! riesco a immaginarti con calamaio e penna stile '800.. ma non chiedermi perché XD
      Clo

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    3. Odddio... vecchietto lo sono, ma non così matusa... ;)

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    4. Intendevo più qualcosa del genere http://3.bp.blogspot.com/-Bcpd2Iw6Uo4/TphBHB2vz5I/AAAAAAAAAA8/Bx3w_l5bKNg/s1600/shakespeare.jpg
      ;)

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    5. Mioddio! Fossi figo come Fiennes... :D

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  7. Voglio fare un ciclo completo di questa cura così oltre a guarire dall'omosessualità curerò la mia decennale castità, praticamente due piccioni con una fava. ahahahahahahahahah

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    1. Ma anche con più fave... che è meglio. Una alla volta però. Mi raccomando. Segui le prescrizioni ;)

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    2. inco, perchè mettere dei limiti?
      se loran riesce a cogliere più fave contemporaneamente, al max deve stare attento a non abbuffarsi troppo, non credi?

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    3. Non sono io a mettere i limiti, è l'omeopatia.

      (leggasi: se ce li ciula tutti loran a noi resta giustappunto una beata fava! Meglio prevenire l'eventualità)

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    4. eh, ma il campo è così rigoglioso che c'è verdura per tutti, fidati!

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    5. Ma io mi fido di te! Comunque a me, zucchine e carote... XD

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  8. Bravo, esercitare l'ironia su un argomento così grave e riuscirci così bene, non è cosa da poco!

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    1. Grazie.
      Volevo giust'appunto usare un po' di ironia e un po' di porco prurito, per attirare l'attenzione su certe aberrazioni che è importante conoscere per meglio difenderci.

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  9. POST Stupendo!
    Magari riuscissero a renderla rimborsabile dal servizio sanitario nazionale....Ma a quel punto forse la sanità pubblica andrebbe in fallimento!

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    1. Mi spiace ma a tutt'oggi l'omeopatia non è riconosciuta del SSN e quindi ci tocca arrangiarci. :(

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  10. post grandioso...come sempre!:-)))

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  11. Beh, sarò forse una voce fuori dal coro: non ho letto i commenti sopra di me.
    Io lo ammetto, se ci fosse una cura che mi garantisse qualcosa me la farei, ma non c'è e l'unica cura che posso fare è quella di stare nella mia pelle, così com'è.
    Non trovo sia cosa facile; certo, non lo è per nessuno, ma ora sto scrivendo di me. Non ho pretese di aver ragione o pensare che quello che provo io sia una cosa da condividere come "giusta" per tutti; sicuramente non mi sono accettato del tutto, nonostante i bellissimi e intensi cinquant'anni che vivo.
    Lo ripeto: parlo per me (o anche di me), ma trovo ci sia qualcosa che non va nell'omosessualità e non so bene cosa.
    Non dico che la soluzione stia nell'essere etero, tuttavia mi sembra (sbaglierò)che essere etero sia "più facile".
    La fatica è quella di vivere con un po' di verità e non cazzeggiare in continuazione. Quante volte nel "nostro" mondo gayo vale la battuta di Vergassola:
    "Ciao, scopiamo?
    I preliminari li facciamo dopo...".
    Quante volte si identifica in modo amplificato il desiderio di relazione con il desiderio di fisico? Si sta assieme con qualcuno che si crede e dice di AMARE, ma più o meno di nascosto si chatta con qualcuno; si cerca affannosamente qualcuno e quando sembra di averlo trovato ci si va a letto in velocità per poi, pur pensando di starci assieme, cercare altre avventure illudendo se stessi che il fare sesso con qualche s-conosciuto non segni dentro i pensieri o l'anima o l'amare o la fiducia o la stima di sè e dell'altro... Trovo che in tanti di noi (anche in me) sia ostentata una sicurezza di parole e modi che non convince, una superficialità furba, sbarazzina, sfrontata e spocchiosa protratta anche nell'età adulta.
    Mi pare (pare, ho scritto pare) che nei miei amici etero ci sia più, non so come chiamarla... "consistenza"?
    Quasi ogni giorno, anzi, quasi ogni sera carezzo nel mio cuore il desiderio e la nostalgia di una relazione; ma in mancanza di altro -lo ammetto-qualche volta mi trovo a carezzarmi altre parti del corpo :-)
    Se ci fosse una cura io la farei, anche a pagamento certo.
    Una cura che mi avesse risparmiato tante bugie, anche a me stesso e ad altri, per difendere la mia omosessualità o il timore di essere scoperto. Una cura che mi avesse aiutato, pur essendo contento di vivere, a non rinchiudermi in un tono di perplessità guardinga.
    Che complicata cosa.. me stesso. Ho solo questo a disposizione :-)
    Scusa la lungaggine.
    Ciao a te e a chi legge.

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    1. chiamasi pregiudizi interiorizzati.. di questi la cura c'è! fai bene a parlarne perchè è proprio cosi che se ne esce. accettarsi per come si è passa dal confronto e come inco ci fa sempre notare non è per forza il gaypride. ;) in bocca al lupo.

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    2. @mmax - se c'è una cosa che mi piace nell'avere un blog è quando mi confronto con esperienze reali di chi mi legge.
      E sei stato molto efficace a raccontare i tuoi dubbi e le tue perplessità. Anch'io ho detto più volte che mi sarei volentieri risparmiato le fatiche dell'essere gay, ma a ben pensarci, sempre più capisco che è una fatica a stare in un mondo dove si è minoranza, non tanto perchè mi sento sbagliato (ho passato una vita a sentirmi sbagliato). Ma io sono così, Punto è basta. Sono questo, e in questo scopro che c'è anche una certa bellezza nell'esserlo (oltre a tanta fatica).
      Sul fatto della "consistenza" degli etero è una riflessione che avevo già fatto anch'io qui, se ti va puoi rileggere, anche nei commenti il contributo degli altri lettori.

      Dici che forse c'è qualcosa che non va nell'omosessualità. Ma diremmo lo stesso se da sempre fosse accettata? Voglio dire, ci sono gli etero che da sempre hanno il gusto per le donne procaci, quelli che le adorano magroline, quelli che amano le scandinave, quelli che amano solo le asiatiche e quelli che si innamorano di quelle di colore. Nessuno dice niente, son solo gusti. O qualcuno ancora oggi va a dire "guarda quello, gli piacciono solo le asiatiche... va guarito!"

      Il blog mi ha anche portato a conoscenza di storie di coppie gay che vivono insieme da tempo, anni di fedeltà. C'è anche questo, però facciamo fatica a vederlo. Come, di contro, vedo sul posto di lavoro sbandate degli etero e "cornetti" nelle loro vite matrimoniali.

      Forse il processo per star bene è quello di guarire la nostra difficoltà ad accettarci. Forse bisogna guarire un ambiente di vita che non ci aiuta ad esprimerci...

      Ma perchè dobbiamo metterci in croce? Non siamo malati. Non siamo sbagliati.

      Grazie molte per il tuo intervento. Spero che insieme, come dice Federico, con il confronto, possiamo riuscire in questo lavoro di accettazione piena.
      Un abbraccio.

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    3. Leggere di te mmax fa pensare.
      Si legge di un uomo che si sente non sbagliato, ma incompleto, non realizzato nella sfera affettiva, non appagato dalla responsabilità di una relazione stabile, forse di una famiglia. Di un uomo che dà la colpa della sua solitudine alla omosessualità e forse questa può essere una ragione.
      Ma non tutti, gay o etero che siano, vivono lo stesso rapporto con l'amore e con il sesso. Io penso si tratti comunque di scelte, anche se di sicuro tra uomini il fattore fisico è sempre più presente.
      Ma, alla fine, non parlerei di giusto o sbagliato, di facile o difficile, di gay o di etero, parlerei piuttosto di esperienze. Perchè si arriva ad una certa età con il bisogno di amore, di stabilità, di calore, di famiglia, sentendosi pronti per portare sulle spalle pesi e responsabilità. C'è chi ci riesce, c'è invece chi non c'è ancora riuscito. In questa considerazione, il soggetto può essere gay o etero, il significato è identico.
      Forse ti senti incompleto e deluso perchè non sei riuscito a trovare (ancora) la persona giusta e la giusta dimensione in un rapporto a due. Ok, ci sta. Ma non sentirti mai incompleto e deluso perchè sei gay, la tua anima non lo merita di sicuro e per fortuna cure per questo non ce ne sono!
      Mi associo al bocca al lupo e su col morale! ;)

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    4. Senza contare che coppie gay fedeli e fondate sull'affetto reciproco ci sono (posso comfermare per esperienza personale)
      I farfalloni che alimentano tanto un certo clichè gayo ci sono anche, solo che sono molto più visibili...

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  12. Omeopatia o mitridatismo del ca**o!? In ogni caso, la cura va sperimentata in protocollo... :-))))

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    1. Eh si... se si vuol guarire bisogna curarsi.
      (P.S - "mitridatismo del cazzo" è davvero efficace) ;)

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  13. ahahah.. lol! troppo geniale questo post. dovresti venderne i diritti alle politiche sociali ;)

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  14. Ok, io di guarire non ho molta voglia per cui quand'è che proviamo la cura "in eccesso" quindi inefficace nella penultima foto :) :)

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    1. Eh, ma quella mica è facile da trovare. La maggioranza, come vedi, cerca un cazzo alla volta perchè vuole realmente guarire... :)))

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    2. Sì, sì come no. In realtà nessuno vuole guarire, per cui finiamola con questa farsa, smettiamola di fare i difficili e buttiamoci a capofitto in una bella orgia come si deve :) :) :)

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    3. Ti sbagli! Noi vogliamo guarire! Ma poco alla volta ;)
      Goloso!

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  15. No no, qua state tutti un po' fuori pista!
    Non ricordo se ho già detto a tutti che sono un medico con tanto di laurea e specializzazione . Ne consegue che tutte le terapie le devo prescrivere e somministrare io!
    Mi tocca comunicarvi l'orario dell'ambulatorio e procedere!
    PS non vi dispiace se portò E. come infermiere? non ha un diploma di tal fatta, ma potrebbe riceverò ad honorem!!


    ;))))))))

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    1. D'altronde il lavoro sporco qualcuno lo deve pur fare!! Ahahah ebbravo Jack! :D

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    2. è un sacco di tempo che volevo proprio essere visitato da te dott.Jack poi se c'è anche l'infermiere...comunica l'orario!!;)))))))

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    3. Scusa Jack, naturalmente ricevi ma fai anche visite a domicilio, vero? E certo che ci vuole l'infermiere, mica puoi farti carico di tutto da solo...

      P.S.: Non ricordo tu l'abbia mai detto di essere medico. Ma davero davero o è una battuta?

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    4. Beh se non l'ho detto lo dico ora. Io sono medico-chirurgo , E. precario della scuola.
      Visite a domicilio ? ma ceeertoooo ...!

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    5. Beh!! io e (In)co ti prenotiamo una approfondita visita;P e adesso che ci penso bene credo di sapere la tua specializzazione ce lo avevi già detto!!

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    6. lost, intendi la specializzazione in pompini?
      ;)

      Sorry Jack!

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  16. Ma una supposta fallica è considerata omeopatia? E quella specie di medicina densa e bianchiccia?

    Oddio sono in fase finezza.

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  17. Lo sapevo che l'omeopatia avrebbe fatto passi sa gigante!!
    Affondiamo! Affondiamo la bocca!

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    1. Ha fatto passi da gigante e fa fare ululati nel letto. ;)

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